Muoversi tra il chiaro e scuro: Circus di Ana Juan tra le mani passeggiando per Merano
Si avvicina quel periodo dell’anno che, come ti ho raccontato in precedenti occasioni ( QUI per esempio) mi riporta a dei ricordi della mia infanzia molto vividi, di quando vivevo con i miei genitori a casa di mia nonna materna. Puntualmente in questo periodo dell’anno una delle stanze veniva decorata con un piccolo altare, lasciami usare questo termine, con le fotografie dei membri della famiglia defunti, delle offerte (solitamente cibo) e delle candele; probabilmente alcuni penseranno a quanto possa essere negativamente impressionabile una bambina, ma ti confesso che invece mi ha sempre fatto sentire un legame fortissimo con persone che io non ho mai conosciuto, ma che sono parte di me, della mia storia familiare, facendomi sentire quel calore delle storie narrate, quel rendere omaggio al ricordo per far sì che continui nel tempo. Non è una questione legata a nessuna religione, ma ben sì a un senso di appartenenza, di parlare della morte come parte della vita e di creare legami indi