Chiara Camoni: esposizione personale allo spazio Pirelli Hangar Bicocca e il libro d’artista "Psssst, psssst". Un dialogo aperto senza tempo.

Chiara Camoni psssst psssst foto di J. Paolillo



Qualche settimana fa ho avuto la possibilità di poter visitare la mostra personale di Chiara Camoni presso Pirelli Hangar Bicocca a Milano, dal titolo: “Chiamare a raduno. Sorelle. Falene e Fiammelle. Ossa di leonesse, Pietre e Serpentesse.” A cura di Lucia Aspesi e Fiammetta Griccioli.

Un’occasione che non potevo perdere, volevo infatti poter vedere da vicino quella che è la traiettoria di un’artista che è parte del patrimonio che sta andando a costruirsi, piano piano, della mia valigia silente con il libro, a tiratura limitata: “Psssst, psssst” edito dalla casa editrice parigina les cerises (2016).

Un libro che ho avuto modo di avere tra le mani durante il mio lavoro presso l’Archivio Ópla e che ha catturato la mia attenzione sin da subito per l’indubbia qualità di lettura visuale, pensiero critico che va a stimolare e per la proprietà materica intrinseca che ritrovo nell’opera.

La mostra, che sarà visitabile gratuitamente fino al 21 luglio 2024, ha suggerito e stimolato in me un dialogo tra le opere esposte e il silent book che ho citato pocanzi.

La relazione tra l’artista, la natura, la ricerca costante della materia e l’utilizzo di diverse forme espressive è evidente se ci sofferma ad ammirare la sua produzione artistica: scultura, stampe vegetali e disegno sono vive nella proposta di Chiara Camoni.
Ne sono esempio opere quali Sister (2019- in corso), dove la molteplicità dei materiali vibra in figure antropomorfe che evocano un concetto di sorellanza e solidarietà caro all’artista (Aspesi- Griccioli), rintracciabile,inoltre, in Sister 04, in I Tre Serpenti e Serpenti e Serpentesse (2024).
Credo sia interessante approfondire in questo senso i suoi scritti, in "Racconterò una storia" per esempio possiamo comprendere la poetica che si nasconde dietro il lavoro svolto con Ines Bassanetti, sua nonna o il testo "Involtini di fiori" un estratto di un'intervista del 2021 con Stefania Galegati e Daria Filardo; la sua ricerca rievoca, come ben sottolineano Aspesi e Griccioli nel testo critico che accompagna l'esposizione, anche l'opera  di Maria Lai; un intercambio e un senso collettivo che grazie ad un’attenta lettura ritroviamo anche nell'albo silente oggetto dell'articolo.

In "Psssst psssst " il regno animale è protagonista, sottratti da un’ambientazione specifica che dona alla lettura universalità e lo priva di un tempo specifico.

Il libro è  cartonato di forma quadrata, in bianco e nero; risalta la copertina che diviene elemento strutturale, removibile, mezzo d'indagine: di colore verde chiaro invita ad un reading visuale e al gioco. La lettura diviene quindi condivisione di un possibile dialogo che in un telefono senza fili fomenta una lettura circolare, senza una fine obbligatoria in una possibilità infinita di decodifica.

La materica della ceramica, che contraddistingue il lavoro di  Chiara Camoni, viene qui a ripetersi nel tratteggio fitto del disegno estremamente ricco di dettagli: gli animali raffigurati sembrano essere vivi, quasi realmente tangibili.


Chiara Camoni psssst fto di J. Paolillo particolare

Fauna varia e diversificata che caratterizza il quotidiano dell’artista, che potrebbe essere anche quello di ognuno di noi, e che ritornano anche nell’esposizione a Pirelli Hangar Bicocca: serpenti che nell’esposizione evocano una dimensione arcaica e onirica, come sottolineano le curatricie che nel libro è elemento di apertura del dialogo e del gioco, farfalle presenti nel libro silente e che ritroviamo nei Vasi farfalle (2020-2023) che nelle loro proprietà materiche, coloristiche cangianti e con la presenza di fiori secchi riportano alla mente grosse antenne di farfalle e falene. Un gioco di parole e iconico senza tempo e unico nel suo essere di tutti, un linguaggio universale che va al di là del luogo e della lingua e che invita, sia nell’arte che tra le pagine ad un momento di collettività.

Possiamo quindi avvicinarci alla mostra con psssst, psssst in mano, giocare con la copertina removibile ed osservare, possiamo cercare gli esseri viventi che ritroviamo nell’albo illustrato ed estendere quindi il dialogo racchiuso nelle pagine, renderlo libero e farlo riecheggiare nelle sale dello spazio espositivo: “Passaparola: un gioco, un segreto o una storia?”

Decidilo tu.

Consiglio il libro a partire dai tre anni. Anche se come sempre ti invito a riflettere sull’individuo e non sull’età.

Spero che questo articolo ti sia piaciuto, è frutto di analisi, letture e riflessioni personali.

A presto
Jessica Paolillo

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Fotografie e testo di Jessica Paolillo


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