Trarre ispirazione: ronfate, pennichelle & co nella letteratura per l'infanzia. Uno scorcio.


Jacob & Wilhem Grimm Tutte le fiabe, Donzelli (2015),illustrazione di Fabian Negrin



Era il primo giorno di agosto, quando nella mia casella e-mail è arrivata la newsletter di una realtà alla quale sono molto legata, Piano C: in Chiara (questo il nome del loro bollettino informativo curato da Fabiola Noris) numero 39 si parlava di pennichella, il diritto al riposo come fondamento per la creatività e il rigenerarsi fisicamente e mentalmente (se vuoi leggerla integralmente ti lascio qui il link diretto.)

Una newsletter che mi ha fatto riflettere, la mia mente è partita subito in quarta a pensare alle pennichelle raccontate nei libri per l’infanzia che ho nella mia biblioteca a che ruolo avessero ed è così che protagoniste/i indiscusse/i mi sono apparse/i non appena ho chiuso gli occhi:

Rosaspina, la Bella Addormentata, che tutti conosciamo, credo che possa meritare il podio come dormitina più lunga mai esistita, non volontaria, lo sappiamo tutti, collettiva;

Jacob & Wilhem Grimm Tutte le fiabe, Donzelli (2015)

 non potevo non citarla: un sonno indotto dalla magia, non ristoratore: forzato e allo stesso tempo, in un certo senso salvifico.

Altro sonno principesco è quello della Principessa sul pisello: guai a non avere un materasso comodo per poter godersi il giusto riposo! Un dormire che serve a dimostrare chi si è, quale è la propria storia sociale.


Die Märchen von Hans Christian Andersen, Noel Daniel, Giunti (2013). Particolare dell'illustrazione tratta da Die Prinzessin auf der Erbse di Tom Seidmann Freud.

Un pisolino degno di nota è senza dubbio quello di Alice nel Paese delle meraviglie: un sogno o realtà? Un mondo unico che ci fa vivere avventure e sensazioni che si possono quasi toccare.
Harold e la matita viola, dopo mille peripezie e tratti linee, curve che si animano veloci, solo alla fine si gode il suo meritato riposo :

“Ya más tranquilo, Harold hizo su cama. Se acostó y se cubrió con la manta. El lápiz morado cayó al suelo y Harold cayó rendido.” ( Io ho l'edizione in spagnolo Harold y el lápiz morado, Crockett Johnson, 1995, Harper Arco Iris, traduzione T. Malawer, Camelozampa ha pubblicato questo titolo per l'Italia, Harold e la matita viola).
Il diritto al riposo dopo mille peripezie e creatività viene rivendicato a grande voce e con un solo colore, il viola, anche dal piccolo Harold che ha immaginato e ha condiviso con noi  un mondo diverso, il suo.


Naturalmente sono solo alcuni riferimenti, ve ne sono moltissimi altri, ma mi piace l’idea di potermi soffermare sul, anzi nell’albo illustrato silente, del quale ho l’edizione tedesca, di Irene Penazzi “In Unserem Garten” edito da Beltz e Gelberg (2021) disponibile anche edito in Italia da Terre di Mezzo con il titolo originale e più evocativo, a mio parere: Nel mio giardino il mondo.




Un racconto intimo e dettagliato che ti obbliga a sostare tra le pagine alla ricerca dei dettagli che raccontano una dimensione familiare vissuta in un giardino, durante un tempo ciclico: scorrono le stagioni lente.
Per leggere questo libro devi vivere il momento della lettura in modo assoluto e completo, non puoi girare le pagine di fretta, ti perderesti la cura posta nelle illustrazioni a piena pagina o risguardi ricchi di informazioni, l’unica parte dove vi sono annotate le nomenclature vegetali.

Mi sono fermata, sono tornata e ritornata più volte quindi a ricercare le pennichelle e il diritto al tempo di cui tutti abbiamo bisogno che qui Irene Penazzi racconta con maestria non solo quelle umane, ma anche animali: piccioni, coniglietti …

Ecco alcuni particolari delle illustrazioni di Irene Penazzi:




    



Quanto dovremmo e potremmo imparare dalla natura?

Probabilmente un’utopia perché, dirai, siamo investiti dal contemporaneo e come scritto in Chiara (ndr) siamo travolti dalla cronofagia.

Possono gli albi essere una via di fuga? Possono venirci in soccorso? Possono aiutarci a riappropriarci del nostro tempo o quanto meno a sviluppare un senso critico che ci spinga alla riflessione?

Credo che la mia risposta sia evidente.

Ditemi, sinceramente, chi non vorrebbe come Edmond il Coniglio godersi una bella ronfata qui? (Diario di un’esplorazione fuori dalla tana, appunti e scoperte di Edmond il Coniglio, Thierry Dedieu, 2022, Franco Cosimo Panini)





Proprio ora che probabilmente riinizierà una routine frenetica, ricordati che puoi trovare un rifugio tra le pagine e le illustrazioni.



Un caro saluto

Jessica

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